venerdì 22 luglio 2011

Raining days

Lui e Lei

Bruke

Trovo che i vasi sul cornicione (ci sono anche a Rimini, in centro) siano una delle cose più pericolose e inspiegabili delle nostre città

Coming back home, late night

Le geometrie che ci pervadono

Per essere chiari

Bicicletta serie: stand up!

Is it summer or autumn?!

Tipici dolcetti tedeschi allo zenzero, gentilmente offerti da Rika (at work) 

Ci sono giorni... 
La Finestra: una possibilità regalatami, un biglietto di sola andata per il fondo (di sè).
é la finestra della cucina, quella che si affaccia sul cortile di cemento (e di abbandono) della vecchia fabbrica, di dietro, quella del 5° piano, quella complessa da aprire, quella da cui si sta staccando la verniciatura bianca lasciando il legno nudo: quella, questa finestra è la mia Berlino.


E se dentro fossi proprio così?








Finestre

Diversi modi di fare (la mamma)

Falcata

Falcata (sartoriale)

Eleganza francese (più per i capelli che per la borsa)

Il ragazzo blu ha la barba che basta anche per il sù

Inutile

Leggerezze

Sincronia

Rump the pumps



Bicicletta serie: hallo!

Jump

Legs

Derapatore folle

Family 

California un pò troppo cresciuta

Belli i papà con i loro bimbi (anche se sfuocati)

I've been waiting for you 







 Il mio inverno in quest'ennesima estate da evitare e dimenticare.
La mia vacanza più lunga e il mio viaggio più intimo.




 Berlino Berlino: che città!
Mi hanno chiesto: "Ma se ti proponessero di restare?". Bella domanda. Restare no, non è il momento e il modo adatto, ma tornare per restarci (almeno un pò) sicuramente.
In questi giorni il tempo è stato brutto, pioggia e pioggia. Ne ho approfittato per lavorare e finire alcune cosine, ma ovviamente ne ha risentito il mio vagabondaggio per la città. Penso (e spero) di rifarmi del tempo perduto durante l'imminente fine settimana.
Con questo cielo cupo e la pioggia discreta mi sento molto a Milano. Come verso ottobre, quando la temperatura è ancora discretamente alta e si ha il tempo per fermarsi a bere del the caldo, guardando fuori dalla finestra la pioggia che cade. A proposito di finestre, ne ho conosciuta una davvero speciale: ve ne parlò presto.
Un bacio a tutti e grazie per il calore dimostratomi.

ps: fortunatamente qualche volta non ascolto la mamma! Mi aveva detto "non portarti in viaggio la Nikon, è scomoda e bisogna prestarci molta attenzione" (entrambe cose vere), ma se non l'avessi portata: forse non avrei trovato questo lavoro, non avrei potuto aprire questo  visual-diary (che ha dato tutto un altro senso a questo viaggio), ma, soprattutto, non avrei potuto conoscermi attraverso la sperimentazione dell'altro, del diverso, dell'esterno a me. Quindi, per una volta: brava Mavi!

Tschuss!!

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