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Lui e Lei |
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Bruke |
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Trovo che i vasi sul cornicione (ci sono anche a Rimini, in centro) siano una delle cose più pericolose e inspiegabili delle nostre città |
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Coming back home, late night |
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Le geometrie che ci pervadono |
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Per essere chiari |
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Bicicletta serie: stand up! |
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Is it summer or autumn?! |
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Tipici dolcetti tedeschi allo zenzero, gentilmente offerti da Rika (at work) |
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Ci sono giorni... |
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La Finestra: una possibilità regalatami, un biglietto di sola andata per il fondo (di sè).
é la finestra della cucina, quella che si affaccia sul cortile di cemento (e di abbandono) della vecchia fabbrica, di dietro, quella del 5° piano, quella complessa da aprire, quella da cui si sta staccando la verniciatura bianca lasciando il legno nudo: quella, questa finestra è la mia Berlino. |
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E se dentro fossi proprio così? |
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Finestre |
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Diversi modi di fare (la mamma) |
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Falcata |
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Falcata (sartoriale) |
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Eleganza francese (più per i capelli che per la borsa) |
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Il ragazzo blu ha la barba che basta anche per il sù |
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Inutile |
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Leggerezze |
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Sincronia |
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Rump the pumps |
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Bicicletta serie: hallo! |
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Jump |
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Legs |
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Derapatore folle |
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Family |
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California un pò troppo cresciuta |
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Belli i papà con i loro bimbi (anche se sfuocati) |
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I've been waiting for you |
Il mio inverno in quest'ennesima estate da evitare e dimenticare.
La mia vacanza più lunga e il mio viaggio più intimo.
Berlino Berlino: che città!
Mi hanno chiesto: "Ma se ti proponessero di restare?". Bella domanda. Restare no, non è il momento e il modo adatto, ma tornare per restarci (almeno un pò) sicuramente.
In questi giorni il tempo è stato brutto, pioggia e pioggia. Ne ho approfittato per lavorare e finire alcune cosine, ma ovviamente ne ha risentito il mio vagabondaggio per la città. Penso (e spero) di rifarmi del tempo perduto durante l'imminente fine settimana.
Con questo cielo cupo e la pioggia discreta mi sento molto a Milano. Come verso ottobre, quando la temperatura è ancora discretamente alta e si ha il tempo per fermarsi a bere del the caldo, guardando fuori dalla finestra la pioggia che cade. A proposito di finestre, ne ho conosciuta una davvero speciale: ve ne parlò presto.
Un bacio a tutti e grazie per il calore dimostratomi.
ps: fortunatamente qualche volta non ascolto la mamma! Mi aveva detto "non portarti in viaggio la Nikon, è scomoda e bisogna prestarci molta attenzione" (entrambe cose vere), ma se non l'avessi portata: forse non avrei trovato questo lavoro, non avrei potuto aprire questo visual-diary (che ha dato tutto un altro senso a questo viaggio), ma, soprattutto, non avrei potuto conoscermi attraverso la sperimentazione dell'altro, del diverso, dell'esterno a me. Quindi, per una volta: brava Mavi!
Tschuss!!
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